XIX Legislatura – Tornata del 22 novembre 1895
Dalla bocca di Sigismondo Castromediano non è mai uscita nè una parola di rammarico, nè di rimprovero a nessuno. Egli era della terra dei Massa e dei
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rifiutati; poichè egli era di coloro che pensano che l'educazione impone certi doveri nella vita, che precipuamente sono quelli di operare virtuosamente e di
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che comunicava con la detta scuola; la quale porta non era fortemente assicurata, frugarono nei mobili scolastici che trovarono; nella lavagna
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Quale era la condizione degli scrivani straordinari presso le Intendenze di finanza? Era questa: gli scrivani erano assunti per determinazione
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avessero dato luogo, il ministro poteva senz'altro licenziarli. E, quando, per ragioni di servizio o di disciplina, taluno di essi era licenziato
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Riconoscerà perciò l'onorevole Imbriani che da parte mia è stato fatto quanto era possibile, anzi un po' di più di quanto, per le regole vigenti
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questo mio decreto, mi fece alcune osservazioni, che in via normale erano assai fondate. Siccome però il caso era molto eccezionale e
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Ora viene l'articolo 6, che era il 1°.
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quel dodicennio, dagli otto Istituti di Credito fondiario, era di soli 360 milioni in complesso, con una media annua di 27 milioni.
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Per verità da queste cifre è difficile arguire la risposta diretta al quesito che mi era proposto: cioè se il primo degli scopi, la sostituzione del
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Questo può dirsi del primo degli scopi che si proponeva l'istituzione del Credito fondiario. Secondo scopo era quello di facilitare l'accorrere dei
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Ma ciò non avvenne. L'onorevole ministro di agricoltura ci portò nell'ultima delle nostre sedute una leggina, la quale invece era una vera legge di
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libertà che era stata menomata, anzi distrutta dalla legge del 1890.
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Già prima aveva emanato un decreto in ossequio alla deliberazione presa dal Governo e dalla Camera il 1° maggio 1894, per la quale era stata respinta
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A me pare che il provvedimento più semplice, più chiaro, più giusto era quello di ritornare alla legge del 1885, ristabilendo la libertà e di finirla
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Ho detto già che ciò era conforme, se non alla lettera precisa, allo spirito della legge, perchè, a quest'altro modo, il privilegio si mantiene
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ricostituzione delle zone) che appunto era stata inutile la legge del 1885, perchè i vecchi Istituti dell'Alta e della Media Italia non avevano voluto farvi mai
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Istituti di credito fondiario. Ed in quattro anni o meno era un risultato abbastanza sodisfacente e tale da non suggerire la legge del 1890 e tanto meno da
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Si osservò allora che il lasciare agli istituti come pura e semplice facoltà questo consolidamento delle semestralità arretrate era lo stesso che
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Vischi. Ricorda la Camera che, quando furono discussi i provvedimenti finanziari, e precisamente quell'allegato che era R e poi divenne S
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In altri termini è questa un'altra restrizione che noi veniamo a fare a quella che era la volontà del legislatore, come ci era stata espressa dallo
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A questo proposito io mi era permesso di rivolgere all'onorevole Sonnino un'interrogazione appunto sull'articolo 1 del Regio Decreto 25 ottobre 1895
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Ora ci domandammo se era più utile il concetto generale della libertà, quando trovavamo che la Cassa di risparmio di Milano, quella di Bologna, non
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dimostrare il bisogno che vi era di riformare le leggi vigenti sul credito fondiario.
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legge non era di concedere larghezza a danno degli Istituti, favorendo debitori che manifestamente avevano abusato del credito degli Istituti
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Morelli-Gualtierotti. Avevo chiesto di parlare, appunto per sollevare la questione, che è stata ora agitata; perchè mi era sembrato che il ministro
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disposto degli articoli 1961 e 1962 del Codice civile era già sancito.
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Imbriani. Io non era presente ieri, e quindi non ho potuto oppormi a questa proposta del presidente del Consiglio.
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presidente. La proposta era la seguente: il Ministero chiedeva che fosse deferita agli Uffici la nomina di questa Commissione.
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Accademia della crusca
